Una esaustiva monografia di
Mario Picchi (Siena, 1929-2011), pittore scultore ed architetto, con più di 300 pagine e
oltre 300 fotografie. Estremamente poliedrico, Picchi, iscrittosi alla facoltà di
Architettura di Firenze, contemporaneamente si dedica alla Libera scuola del
nudo presso lAccademia delle Belle Arti, compiendo numerosi studi
sullanatomia del corpo umano, sulla prospettiva oltre che sulla luce e la sua
rifrazione, di cui elabora personali scritti e disegni.
Nei suoi dipinti ad olio usa
tecniche rinascimentali studiate e ricreate quasi fedelmente, così come studia ed applica
la difficile tecnica dell'affresco. Nella scultura sperimenta nuovi materiali, resistenti
e compatti, che riesce a rendere malleabili e plasmabili sino al cesello, fondendo nelle
figure plasticità e vigore. Preferisce temi religiosi, mitici o simbolici, in cui compare
la figura umana in contesti dove immagine, concetto ed emozione si fondono intimamente.
Questo volume, pubblicato in
occasione della grande antologica che lo Spoleto Festival Art gli dedica
nellanniversario della scomparsa, offre una visione unica e completa delle opere del
maestro senese romano dadozione - e una ricostruzione del suo percorso
creativo. Alle primissime opere (tele e sculture) realizzate negli anni '50 si affiancano
gli inediti degli ultimissimi anni. Il risultato è un lavoro che, per la prima volta,
riesce a mettere insieme tutte le forme creative sperimentate dall'artista. Grazie al
lungo lavoro di ricerca compiuto dall Archivio Mario Picchi, le opere sono state
scelte tra quelle presenti nei musei, oltre che nelle collezioni private più
rappresentative. Vengono inoltre presentate le opere che il maestro aveva tenute per sé,
nella sua collezione privata: dalle piccole tavolette con le quali, precocissimo, muoveva
i primi passi nel mondo della pittura e della scultura, ai grandi quadri come La
Deposizione, La Resurrezione di Lazzaro, Bacco e Arianna in Nasso, Nascita di Venere, Le
bagnanti, e ai cicli pittorei e scultorei, le nature morte e i paesaggi, tutte opere
oltremodo care allartista. |